Il Nomade Quartetto, formato dal batterista Francesco Branciamore (anche autore di tutti i brani), dal chitarrista Claudio Cusmano, dal Trombettista David Boato e dal contrabbassista Nello Toscano, ci propone racconti fatti di melodia, bozzetti rivestiti di naturalezza descrittiva ed immagini sonore intrise di snetimento e di atmosfera, ora introspettive, ora vivaci, sviluppati dalla personalitā creativa dei 4 musicisti. Apprezziamo cosāŽ il lirismo incisivo, cristallino e saettante delle interpretazioni di Claudio Cusmano, strumentista che espande il suo fraseggio tra scorrevole discorsivitā e puntualizzazioni decise, che sa porgere con onirica delicatezza on the edge il suo periodare o giostrare con sali-scendi ad arabesco, che non manca mai di costruire preziose ragnatele d'alea incuneate con ben miniato disegno e che dosa con accortezza l'arroccarsi e l'espandersi del suo tracciato improvvisativo, a tratti condotto come in surplace. David Boato si sengala per i suoi espressivi affondi pregnanti e visionari come un tramonto spanish, la sua corposa descrittivitā melanconica, la sua purezza effusiva e il suo sognante impressionismo, che amalgama con disegno armonioso lo slancio delle sue sortite. Timoniere della formazione āĻ Francesco Branciamore e il suo drumming ben bilanciato che senga la direzione e l'intensitā dei brani, con il suo feeling palpabile e cadenzato e che con briositā portante fluidifica i brani in coppia con Nello Toscano, contrabbassista dall'efficace laconicitā e dal solido apporto con sound appena sfumato (Giordano Selini)
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