classica - Domenico Ceccarossi plays Wolfgang Amadeus Mozart (CD)

Registrati al sito

Recupera user e pass.

Privacy.

Prodotti consigliati

Guida all'acquisto

	1) Chissà perchè... capitano tutte ...
	2) Chissà perchè... capitano tutte ...
	3) C'era una volta il west - 50th a...
	4) Squadra antifurto (CD)
	5) W la foca! - Cornetti alla crema...
	6) Squadra Antifurto (LP)
	7) Ironmaster I guerrieri del ferro...
	8) Ironmaster la guerra del ferro (...
	9) Top Gun (2CD)
	10) Ironmaster i guerrieri del ferro...

Contemporary Media Record

SCHEDA - La scheda completa del prodotto scelto

Press

Indietro

Domenico Ceccarossi plays Wolfgang Amadeus Mozart (CD) \| Beat Records \| CDS062

Categoria: classica

Compositore: - Wolfgang Amadeus Mozart

Esecutore: - Domenico Ceccarossi() - Angelo Stefanato() - Dino Asciolla() - Luigi Sagrati() - Giuseppe Selmi()

Durata: 72’20’’


Prezzo: € 12		Disponibile	Formato: CD Audio


Acquista:

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO:

Ecco qui raggruppati gli squisiti accenti per corno a firma di Wolfgang Amadeus Mozart: un musicista che raramente viene rivissuto, perà², secondo le formule più equilibrate, secondo i più seri dettami stilistici, secondo studi che vadano al di là di quello che si legge meccanicamente sul pentagramma. C'era dunque l'urgenza di realizzare un cosà¬ ambito progetto con un interprete d'eccezione che non si soffermasse, pettegolo, sui ghirigori settecenteschi, che riscoprisse invece la poesia del Salisburghese: una potenza di battute drammatiche che non sfigurano accanto ai capolavori di ispanistici o violinistici. Direi anzi che oggi, grazie a Domenico Ceccarossi, Mozart acquista un fascino che non conoscevamo. Alla sola lettura dei capitoli della storia, sarebbero opere, queste, perfino sollecite nel farci sorridere, legate ad un Mozart che dava all'amico e cornista Leitgeb i titoli di asino, di bue, di bestia, di ignorante. Chissà qual'era in quegli anni l'effettiva voce del corno! Per Wolfgang Amadeus Mozart che si prendeva gioco del cornista, sarà forse stata una sofferenza sentire quei guaiti, ma sapeva certamente quali sarebbero dovute essere le vere eleganze espressive: quelle medesime che ora ascoltiamo da Ceccarossi. Mozart destinava a Leitgeb parti perfino buffe, oppure irte di difficoltà , tanto per stuzzicarne l'orgoglio. E Ceccarossi, se pensa ora a quegli aneddoti curiosi, suona perà² con tinte drammatiche e si muove lungo direttive che ascoltiamo come una lezione rivolta ai ginnasti del pentagramma. Ceccarossi no, non fa il ginnasta o lo spericolato, pur avendo per sua fortuna una mano, un fiato e labbra e intuiti tecnici unici. Non pone in risalto la tecnica a scapito della poesia. Egli quando suona "piange", "urla", "prega", "sorride", perfino, se gli va, "sghignazza", "implora", "rimprovera". E' un attore. Il suo suono si spiega come una voce, senza limiti. (Luigi Fait, estratto da una recensione)