Nel descrivere la musica di Piero Umiliani c'è una parola che viene spesso in mente e che lo stesso musicista usò come titolo di uno dei suoi brani più belli: tensione. La tension, a seconda dei campi di applicazione, è un termine dai molti significati ma esprime sempre uno stato di grande partecipazione, di uno sforzo intellettuale, di uno spiegamento di forze progressivo delle energie verso un obiettivo. Quella di Blue Nude (1977) è una delle sue opere meno conosciute ma musicalmente molto ricche, che ben illustra la tensione artistica del maestro, sempre in cerca di nuove soluzioni e atmosfere. Blue Nude e tutti i brani delle sessioni di registrazione sono un vero tesoro nascosto. Lo stesso regista del film, Luigi Scattini, qui alla sua ultima opera di una lunga carriera cinematografica, racconta oggi nel suo blog che ''Blue Nude, a mio avviso, è una delle colonne sonore più belle nel genere jazz ed è un vero peccato che oggi sia introvabile.'' Ora introvabile non lo è più. Il film ci riporta alla fine degli Anni 70 e la trama racconta le peripezie di Rocco Spinone, un giovanotto italiano emigrato a New York che per sbarcare il lunario si presta a qualsiasi lavoro, compreso quello di attore porno, che lo farà precipitare in una spirale di ricatti e omicidi. Il tutto girato spesso con la telecamera a spalla, con luci crude e uno stile quasi documentaristico che rende la soundtrack ancor più protagonista. Innovatore e anticipatore come sempre, il compositore porta nel film un jazz moderno ed evocativo, incentrato, di volta in volta sulla presenza in primo piano di strumento dopo strumento. Sino ad oggi l'unica - e comunque parziale - testimonianza discografica di queste composizioni era l'album Due Temi con Variazioni che Umiliani produsse in circa 300 copie con l'etichetta Sound Work Shop (SWS 119) nel 1978 e non destinato al mercato, che conteneva brani e outtakes delle sessioni di registrazioni del periodo di Blue Nude. Il jazz di Blue Nude si espande tra le vie meno conosciute di New York con qualche digressione funk e country, generi antitetici che l'abilità del maestro riesce a unire sullo stesso concept. Un esempio di questa singolare contaminazione sono i due brani ''Blue Nude'' e ''Life Goes On'', cantati dal vocalist newyorchese e romano d'adozione Charles William Cannon. Il film in Italia uscì in pochissime sale a causa del concomitante fallimento della casa distributrice Euro International e fu presto ritirato dai cinema, circostanza che ha contribuito a quell'alone di mistero che a tutt'oggi c'è sulla pellicola. Oggi, dopo più di trent'anni, grazie alla Beat Records di Daniele De Gemini la colonna sonora di Blue Nude ha finalmente la sua edizione discografica. Un altro capitolo importante dell'arte di Umiliani, il più versatile dei nostri compositori, quello che tra i fan di tutto il mondo è conosciuto semplicemente come ''The Maestro''. (Francesco Argento)
Track listing 1. Blue nude 2:40 2. Blue theme 4:16 3. Blue prelude 2:44 4. Blue piano 2:35 5. Blue trumpet 5:05 6. Blue bass 1:24 7. Blue sax 1:39 8. Blue guitar 2:37 9. Blue piano (II vers.) 1:43 10. Life goes on 3:19 11. Easy theme 2:06 12. Easy prelude 3:17 13. Easy piano 2:32 14. Easy organ 1:58 15. Easy guitar 1:25 16. Easy interlude 1:20 17. Easy rhythm 2:37 18. Easy ballad 3:31 TT 47:48 |