Descrivere le sensazioni, è per l'arte in generale, una continua scommessa che, ci dispiace dirlo, non è quasi mai vincente. La descrizione dell'argomento che stiamo trattando, il quale di per se è sempre molto personalizzato, può diventare o troppo banalizzato, oppure esageratamente drammatico qualora non venga approfondito. Nella maggioranza dei casi, la droga viene o troppo consideratata oppure troppo evidenziata data la sua inevitabile causa-effetto su qualsiasi persona che è rimasta vittima di questa malaugurata sostanza traumatica. Tra le varie arti soltanto la musica riesce, e non sempre, a riequilibrare e ricreare quegli stati d'animo profondi che rendono concreta qualsiasi sensazione intensa a patto che il compositore, che al momento si occupa di questi delicati argomenti, sia un grande maestro o, come nel nostro caso, un insieme di grandi maestri tra i quali si distingue il nome di Ennio Morricone. La musica, qualora sia ben concepita, ben orchestrata e ben eseguita, toccando quelle corde che sono segretamente nascoste, riesce a far rivivere, delle sensazioni profondamente occultate e personali che proiettano l'ascoltatore in un mondo sensoriale in continuo divenire. Se, poi, a suonare sono gli stessi autori che l'hanno composta, il risultato è estremamente positivo in quanto ci restituiscono appieno musicalmente, le loro stesse sensazioni in modo elaborato e amplificato . Uno dei temi più scabrosi e delicati che coinvolgono, e sconvolgono la nostra società, è senza dubbio quello della droga e chi ne fa uso. Ricreare artisticamente e musicalmente tale angosciante argomento è un azzardo con il quale pochi musicisti si sono cimentati direttamente. Il gruppo dei maestri de ''La Nuova Consonanza'' non solo si è impegnato in questo scabroso e pericoloso argomento, ma lo ha sviscerato in maniera tale, da mettere in evidenza tra le pieghe della musica, la differenza tra una sostanza e l'altra, argomentando gli stili di vita sociali ai quali le sostanze stupefacenti fanno riferimento. Il primo inquietante brano ''WARUM'' (PERCHE' in tedesco), ci fa capire che i maestri si sono chiesti quale sia il fattore scatenante che ha un bisogno impellente della droga e subito hanno capito che la causa principale è una richiesta di aiuto, musicalmente ben evidenziato dalla tromba suonata, dal Maestro Morricone, che imita alla perfezione un pianto strozzato accompagnato da una lenta base di batteria e di chitarra distorta mentre altri strumenti intervengono sporadicamente a sottolineare uno stato di continuo malessere. Poi, il ritmo improvvisamente diventa incalzante, quasi cattivo, come se una rabbia repressa avesse raggiunto il suo culmine e qualcosa dentro si fosse spezzato per poi ritornare infine allo stesso stato d'animo iniziale. In RAPTUS la musica da un impulso di forte intensità che porta ad uno stato ansioso e ripropone uno stato d'animo dove si percepisce una momentanea perdita della capacità di intendere e di volere e una violenza sotterranea compressa ma pronta ad esplodere. Strumenti a percussione, membranofoni e idiofoni, sono utilizzati per descrivere il brano ''AGHI''. L'estremo uso della capacità timbrica e acustica di questi strumenti e la loro sapiente sovrapposizione non fanno rimpiangere l'assenza degli strumenti tradizionali acustici, elettrici o elettronici e sottolinea l'aspetto freddo dell'ago metallico che inietta le sostanze stupefacenti nel corpo umano. Durante i mega concerti degli anni sessanta e settanta che duravano giorni e giorni, la droga più usata perchè a basso costo era l'hashish e questa droga scorreva a fiumi tra la gioventù. La Nuova Consonanza ha ricreato in ''HASCHICH'' i momenti e le sensazioni che un ragazzo di allora provava sotto l'influenza della droga. Una base composta da batteria e basso elettrico accompagna piccoli interventi di una spinetta pizzicata con le dita che riproduce dei temi distorti ma orecchiabili. Nella parte centrale un melanconico flauto dolce è accompagnato da una chitarra elettrica e un basso che nel finale del brano sfuma. EROINA, METEDRINA e OPPIO sono brani similari che assecondano, in base a una scala puramente immaginaria, l'effetto più o meno pesante che queste droghe provocano sull'essere umano e quì in questi brani ogni Maestro ha messo in risalto, con il proprio strumento, la personale bravura della sua interpretazione. Ringraziamo tutti i Maestri compositori/esecutori della "NUOVA CONSONANZA", per averci voluto donare con la loro maestria e la loro sensibilità questi stupefacenti brani musicali. |