Pressure Point con Sidney Poitier, Bobby Darin ha praticamente bucato lo schermo cineamtograficho nel 1962, un anno in cui una manciata di film stavano trattando temi mai toccati ma nessuno di questi si era mai spinto così oltre come Pressure Point. Il film venne prodotto da Stanley Kramer e questi era famoso per portare alla luce temi scottanti, senza peli sulla lingua. Per il 1962 il film fu molto minuzioso nel suo terrificante ritratto del bigottismo, dell'odio e dei traumi infantili.
La vicenda, basata su di una storia vera, inizia nel presente quando uno psichiatra di un penitenziario (interpretato da un giovane Peter Falk) va dal suo capo (interpretato da Sidney Poitier) e gli dice di voler abbandonare il caso a cui sta lavorando, semplicemente non è più in grado di occuparsene. Poitier gli racconta una sua esperienza simile ai tempi del suo noviziato negli anni '40 durante la seconda guerra mondiale. In parole povere, un carcerato sedato in prigione gli venne portato perchè aveva incubi e non era in grado di dormire. Nell'istante in cui il paziente vede che uno psichiatra afro-americano sta per parlare con lui, si mette a ridere. Il tizio è un odioso e bigotto nazista americano che odia particolarmente ebrei e negri. Per tutto il film, attraverso flashback surrealistici e bizzari veniamo a conoscenza di ciò che lo ha fatto diventare quello che è.
Pressure Point venne diretto da Hubert Cornfield, un regista con pochi film all'attivo ma dotati di un punto di vista unico. In Pressure Point mantiene la stessa drammaticità, i dialoghi tra Poitier e Darin sono semplici e diretti ma le sequenze in flashback che mostrano i traumi infantili di Daurin sono grandi pezzi di cinematografia, stilizzati, espressionistici e spaventosi, quasi come uno dei migliori episodi di Twilight Zone. Poitier e Darin ci danno entrambi grandi performance nel film che però forse era troppo per le audience del 1962, scomparendo così abbastanza velocemente. Fosse uscito qualche anno dopo probabilmente i due attori avrebbero ricevuto una nomination agli oscar.
Per realizzare la colonna sonora del film Kramer fece ricorso al suo compositore di fiducia, Ernest Gold che per lui aveva già composto le musiche di The Defiant Ones, On The Beach e Inherit The Wind mentre avrebbe in seguito composto le musiche di It's A Mad Mad World, Judgement at Nuremburg, Ship Of Fools e The Secret Of Santa Vittoria oltre alla produzione dello stesso Kramer, diretta da John Cassavetes A Child Is Waiting. In aggiunta alle sue splendide colonne sonore, Gold vinse l'oscar per la sua splendida colonna sonora di Exodus. Anche se ingiustamente sottovalutato rimane uno dei grandi compositori della Golden Age.
Gold, uno splendido melodista, ebbe un approccio differente per questa colonna sonora di Pressure Point. La sua musica è surreale e ambigua, proprio come il film, è un piccolo capolavoro che toglie il fiato nella sua capacità di creare atmosfere, specialmente quelle malate della mente di Bobby Darin. Di certo la stessa colonna sonora sarebbe di casa in un episodio di Twilight Zone, gli amanti delle musiche di Hermann, Goldsmith e Van Cleave scritte per quella serie apprezzeranno il timbro di questa colonna sonora. E' jazzata, da incubo e folle ed in un anno come il 1962 in cui vennero realizzate delle splendide colonne sonore, può benissimo stare nel gruppo delle migliori sebbene sia il film che la colonna sonora siano ancora ad oggi praticamente sconosciuti.
Questa prima assoluta contiene ogni singola nota di musica scritta per il film direttamente dagli archivi privati del compositore che suonano in maniera splendida nel loro MONO originario.
Track listing
1. Main Title/I'm Off The Case 2. I Remember As If It Were Yesterday 3. A Psychopathic Personality/Slipping Down The Drain 4. Uncovering Childhood Memories 5. Daddy Issues 6. Imaginary Playmate 7. Smart Student/Mommy Issues/Gory Fantasies 8. Raw Liver 9. Tic-Tac-Toe 10. Laugh and You Won't Hear Us Coming/Spreading Hate 11. Arrested 12. Breakthrough/The Mentality of a Storm Trooper 13. Clever Liar/I Wanted To Help You/The End of the Story
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