Fusion è il termine chiave, il più adatto per descrivere l'approccio di Alejandro Roman alle aspettative e le incertezze riflesse in questa prima elezione tunisina dopo gli eventi rivoluzionari meglio conosciuti col nome di primavera araba che il regista Jaime Otero Romani drappeggia in questo documentario d'inchiesta prodotto nel 2013, nel formato del triller politico. Per questa occasione ha potuto contare sull'impagabile contributo di un musicista eccezionale: Wafer Sheik Gibril, un esperto percussionista. Il sapore mediorientale conferito dal lavoro di Roman è indiscutibile quanto la sua maestria con tastiere e programmazione, attraverso le quali introduce influenze occidentali, con ritmiche che devono al rock, il blues, il jazz (come ad esempio in Tunis, Port de France e nei ritmi percussioni di Allah is Great). Queste ritmiche sono abilmente sparse attraverso la colonna con lo scopo di fornire dramma e suspense ad alcune scene e sequenze del documentario. E' il caso di The night of Persepolis, The voting moment, Results, tutti loro forniti di grande tensione emotiva, ma anche di Alash Alash, canzone per voce femminile dove Roman osa introdurre campioni per organo Hammond per raggiungere quel tocco universale che la musica è in grado di ottenere. Il compositore, sebbene soddisfatto con la versione discografica commerciale, si è dedicato alla pubblicazione di una versione alternativa, più personale, che include demo e frammenti non presenti nel film da lui intitolata La Perfecta Desconocida (La perfetta sconosciuta), come se fosse un lavoro simile ma differente, una sorella di sangue ma con personalità differente. In questo senso l'album include le prime quindici tracce della colonna del documentario reindirizzare verso il contesto atmosferico inteso dal regista. Questo non fu penalizzante, comunque, per il progetto originario di Roman quando arrivò il momento di pubblicare la stessa quantità di canzoni con versioni alternative, demo e una serie di tracce bonus che non erano incluse nel documentario attraverso le quali può essere apprezzato il proposito del compositore madrileno di mitigare il fattore geografico in favore di un processo rivoluzionario che, dopo tutto, interessa e preoccupa il mondo intero. La versione alternativa di Bouazizi, i titoli di testa, è abbastanza eminente in tal senso, offrendo un'alternativa molto più intensa dell'originale, grazie agli effetti elettronici. I frammenti da Revolution, Morou Meeting, Ghanuchi's Return, Arab Spring, Revolution II e soprattutto Tunisian Future, dove il suono intangibile delle tastiere di Roman convergono con le percussioni arabe e i ritmi dei sequencer dell'organo Hammond, rappresentano i migliori esempi delle ambizioni espressive del compositore. Forse è questa la ragione per cui l'ultima traccia chiude un album che di fatto è doppio, e che per via della sua duplice natura, serve su di un piatto d'argento un riflesso dell'approccio musicale e visuale di Roman, ottenuto attraverso le differenze istanze sviluppate in ambo le versioni. Gradimento garantito.
1. Bouazizi Títulos 2. Omar 3. Ennahda y sus valores 4. El punto de vista de Omar 5. Tunis, port de France 6. Alá es grande 7. Activistas 8. La noche de Persépolis 9. Manifestación 10. Cuenta atrás/ Día de elecciones 11. El momento de la votación 12. Resultados 13. Consecuencias 14. Líneas rojas 15. Alash, Alash. Créditos finales 16. Bouazizi títulos 17 Revolución 18. Radio Kalima 19. Ennahda y sus valores 20. El punto de vista de Omar 21. Tunis, centre ville 22. Ennahda, partido islamista 23. Mitín de Morou 24. La noche de Persópolis 25. El retorno de Ghanuchi 26. Primavera Árabe 27. Revolución II 28. La noche de Persópolis |