Ecco uno di quei casi in cui la colonna sonora viene letteralmente riscoperta prima della pellicola a cui la musica si riferisce. Già, perché mentre il fascinoso score del Maestro Usuelli trova il doveroso spazio tra i nostri scaffali e nel nostro stereo, il film di Silvio Amadio rimane ancora di difficile visibilità, se si esclude una VHS con doppiaggio in inglese intitolata 'AMUCK', nonché una recente proiezione (con pellicola in ottimo stato) presso la Sala Trevi di Roma. Silvio Amadio, maestro del cinema erotico nostrano degli anni '70, ancora non aveva coniato quel suo tipico stile, fatto di melodramma carico di sensualità, thriller dai toni accennati e crescendo emozionali che portano le psicologie dei personaggi a non essere più quelle di prima. L'equilibrio tra queste componenti sarà raggiunto nelle pellicole che lanceranno Gloria Guida come protagonista ('La Minorenne', 'Peccati Di Gioventù', 'Quell’Età Maliziosa', per poi virare verso la più semplice e scollacciata 'Il Medico La Studentessa'). Ma ne 'Alla Ricerca Del Piacere' c'erano già i prodromi di questo cinema, anzi, semmai l'elemento scabroso era più inquieto, con la coppia Farley Granger e Rosalba Neri a tessere le trame oscure dove la detection-story mossa da Barbara Bouchet andrà a impelagarsi. Teo Usuelli, Maestro meno conosciuto di altri ma con un suo piccolo culto di estimatori, è totalmente immerso nel progetto, con entusiasmo: la Venezia "rosso shocking" di Roeg diviene misteriosamente beffarda, con sinuosi brani lounge a scandirne le frenesie, virate acide ad assaggiarne le fragranze più nascoste, balbettii sincopati ad enfatizzare i momenti più loschi e di vivida violenza, finanche psicologica. Il tripudio, sia del film che della OST, è la scena finale, tra droghe, visioni, violenza carnale e vendetta, in un delirio psichedelico tratteggiato con languore pepato da Usuelli: ritmiche in levare, chitarra e organo a creare un vortice da cui si erge una voce femminile che ripete, fino all'ossesso, soltanto la parola "sexually". Va visto ed ascoltato per capirlo. Ottimo, come al solito, il lavoro tecnico svolto dalla Beat per il restauro sonoro, così come per la grafica e per le minuziose liner notes. (Fabio Babini) |